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Curiosità idrauliche

L'hammam, la dimora di Iblis

La cultura araba, assediata dal deserto, ha sempre dato all’acqua la massima importanza. Il paradiso è descritto come un luogo in cui si ode incessantemente lo zampillio dell’acqua e i giardini e i cortili dei palazzi, con le loro fontane, cercavano di esserne un’immagine terrena.

Altrettanto importante era l’hammam, il bagno pubblico. si dice che a cavallo tra il IX e il X secolo Baghdad possedesse tra i 60 ed i 200.000 bagni, che la Damasco della fine del XII sec. ne vantasse un centinaio, mentre a Cordova ne esistevano all'incirca 800, per non parlare poi della stima di un bagno pubblico ogni 80 abitanti di Kairouan... Anche ammettendo che le cifre fossero un po’ gonfiate, l’importanza di questo luogo è indubbio, come testimoniato anche dalle fonti letterarie. Vi si andava non solo per le necessarie purificazioni e la grande abluzione (ghusl), ma anche per godere di un momento di relax, bevendo acqua di rosa o succo di mela muschiato.

Anche le donne erano assidue frequentatrici degli hammam, ovviamente quelli a loro dedicati, dove potevano farsi accompagnare dai propri figli, se ancora bambini e "non capaci di intendere". Qui, accudite dal personale femminile del bagno, trovavano a loro disposizione tutta una serie di massaggi e veri e propri trattamenti di bellezza, come il ghasul, un impasto a base di argilla, boccoli di rose, mirto e piante profumate in grado di regalare a pelle e capelli una morbidezza straordinaria.

Inutile aggiungere che questo ambiente così sensuale non era troppo ben visto dai ben pensanti. Innanzi tutto era l’unico luogo, a parte il cimitero, dove non si potesse pregare e già questo lo rendeva sospetto. Inoltre, secondo la tradizione, pare che il diavolo, Iblis, avesse confidato al Profeta: "Ho chiesto a Dio di darmi una dimora, e ha creato l’hammam". Per questo si raccomandava di non frequentare i bagni nelle ore in cui i diavoli vanno in giro, cioè tra le ultime due preghiere.

Ad onor del vero, forse i censori non avevano poi tutti i torti. Nelle Mille e una notte l’espressione "andare al hammam" spesso significa "fare l’amore".

 

 

Giorni e orari di apertura

Aperto dal 1 aprile al 30 novembre, da venerdì a domenica dalle 15:00 alle 18:00

Per informazioni: 0323.89622

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